Morning Songs: #6 Can't Sleep Love - Pentatonix

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Alla posizione #6 della classifica delle migliori canzoni per "un risveglio perfetto secondo la scienza" troviamo il singolo CAN'T SLEEP LOVE del gruppo a cappella statunitense PENTATONIX, pubblicato nel 2015 nell'album Pentatonix.

È stata scritta dai Pentatonix stessi insieme a Elof Loevl, Kevin Figueiredo, Teddy Peña e William Wells ed è stata prodotta dallo stesso gruppo. Una seconda versione della canzone, insieme alla rapper americana Tink, è stata rilasciata il 18 settembre 2015.

La musica, spesso, è considerata a tutti gli effetti come un farmaco; continue ricerche cercano di capire qual è la giusta dose di musica “buona” per avere effetti benefici sulla mente e sul corpo. Può alleviare il mal di testa e permettere al cervello di lavorare in modo più efficace, può essere la miglior tazza di caffè per cominciare bene la giornata, aiutando a stimolare l’ottimismo e la motivazione.

Sul tema si è interrogato lo psicologo David M. Greenberg dell'Università di Cambridge che ha stilato una playlist di 20 tracce di alcune delle musiche più efficaci per aiutare a svegliarsi nel modo migliore. Tutte le canzoni seguono un profilo sonoro specifico che consente di abbandonare lentamente il proprio letto e motiva per la giornata in modo più incisivo di qualsiasi sveglia.

La playlist non è stata di facile compilazione, infatti, non era sufficiente pensare di inserire canzoni allegre ed energiche, al contrario, Greenberg afferma che “il cervello non è in grado di elaborare subito questo tipo di musica”, c’è bisogno, quindi, di qualcosa che “conduca attraverso le diverse fasi del risveglio e far passare da uno stato di stanchezza e sconnessione ad uno in cui ci si sente energici e ottimisti per un giorno migliore”.

Ogni canzone scelta include degli elementi per facilitare questo processo, è più importante permettere all’ascoltatore di “entrare” nella musica prima ancora di far attenzione al ritmo e ai testi ottimistici.

Hearing Greenberg parla della musica come di elementi sonici con effetti psicologici distinti, è una vera e propria medicina prescrittiva oltre che una forma d'arte espressiva.  "Non è solo una forma di intrattenimento", afferma Greenberg, "È qualcosa che è radicato nella nostra psiche e nel nostro cervello. Più ascoltiamo la musica, più ne scopriamo il vero ruolo svolto nel processo evolutivo in termini di comunicazione e legame sociale". Aiutare gli individui a trovare la motivazione per affrontare la quotidianità è solo la punta di tutti i profondi effetti psicologici che la musica può avere.

Daniele Di Bartolo