Le 5 opere più belle di Raffaello

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Il 6 aprile 1483 nasceva ad Urbino il pittore ed architetto Raffaello Sanzio, allievo del Perugino. Si affermò ben presto come uno degli artisti più rinomati nonostante la giovane età.

Dei suoi primi anni di attività sono da ricordare il "Sogno del cavaliere", lo stendardo di città di Castello, la tavola andata perduta con l'Incoronazione di S. Nicolò da Tolentino, la "Resurrezione del museo di S. Paolo", e, verso il 1503, la "Incoronazione della Vergine" e la "Crocifissione" della National Gallery. In queste opere si notano ancora influenze pitoriche tipicamente umbre.

Alla fine del 1504 Raffaello si reca a Firenze con l'intento dichiarato di studiare le opere di Leonardo Da Vinci, Michelangelo e fra Bartolomeo. La sua evoluzione artistica nel corso del soggiorno fiorentino può essere ripercorsa esaminando i numerosi dipinti sul tema della Madonna con il Bambino. 

Successivamente Raffaello si trasferì a Roma dove gli viene affidato l'incarico di affrescare alcune pareti della Stanza della Segnatura. e altre decorazioni delle Stanze. Contemporaneamente a queste opere del periodo romano, è da considerarsi egregia e interessante la raccolta di ritratti, nonché altre scene sacre e immagini di illustri e ignoti personaggi.

Nel 1514 dopo la morte del Bramante, il Papa lo nomina responsabile della cura dei lavori per la costruzione di San Pietro. Questa sua attitudine alle opere architettoniche viene spesso posta in secondo piano ma in realtà costituisce una parte fondamentale dell'attività del genio cinquecentesco Oltre a tutte queste opere universalmente note, Raffaello dipinse molte tele altrettanto interessanti. Tra i ritratti, genere in cui eccelleva per l'estremo realismo della rappresentazione e la capacità di introspezione psicologica, si ricordano quelli di Giulio II e di Leone X con due cardinali.

Tra gli altri quadri di soggetto religioso è necessario almeno ricordare la "Trasfigurazione", rimasta incompiuta alla sua morte e completata nella parte inferiore da Giulio Romano.

Muore a Roma il 6 Aprile 1520, a soli 36 anni, all'apice della gloria, osannato e ammirato dal mondo intero quale artista che aveva incarnato al meglio l'ideale supremo di serenità e di bellezza del rinascimento. Le sue spoglie furono sepolte al Pantheon monumento da lui profondamente amato.

Vogliamo celebrarlo attraverso una classifica con le 5 più belle opere, scelte da noi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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