Giornata Mondiale della Poliomielite // 24 ottobre

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Il 24 ottobre si celebra la Giornata mondiale della Poliomielite, una malattia eradicata in molte parti del mondo ma che, recentemente, sta tornando a far parlare di sè per alcuni nuovi focolai che si sono ripresentati.

La poliomielite, è una patologia infettiva, acuta, molto contagiosa, determinata da un virus (poliovirus) che colpisce il sistema nervoso colpendo le cellule neurali e inducendo una paralisi (paralisi flaccida acuta) che, nei casi più gravi, può divenire totale.

Il virus della poliomielite ha una scarsa sopravvivenza nell’ambiente esterno, non è veicolato da animali e non vi sono portatori cronici. L'uomo rappresenta la sola riserva animale di poliovirus pertanto, quelli presenti nell'ambiente, sono diretta conseguenza di infezioni recenti per la polio della comunità umana.

Queste condizioni, grazie alla scoperta di vaccini efficaci, frutto del lavoro dei ricercatori Salk e Sabin, rendono possibile la sua eradicazione. L’infezione colpiva soprattutto i bambini nella prima infanzia causando paralisi e talvolta anche la morte. Nel 1988 i paesi in cui la malattia era endemica erano 125, e i casi che si verificavano ogni anno erano stimati oltre 350.000. I progressi realizzati dal 1988 ad oggi, grazie al Programma Global Polio Eradication Initiative e alle strategie indicate dall’OMS, sono evidenti.

Ben cinque Regioni dell’OMS, Americhe, Pacifico occidentale, Europa, Sud-est Asiatico e Africa sono state dichiarate “polio-free.

L'Italia è stata ufficialmente certificata "polio-free" il 21 giugno 2002, anche se l'ultimo caso che si è manifestato nel nostro paese risale al 1982. Purtroppo il traguardo dell’eradicazione definitiva del poliovirus non è stato ancora raggiunto e la poliomielite continua ad essere endemica in alcune nazioni, come Pakistan e Afghanistan, e la persistente circolazione di poliovirus, pur se in zone limitate, pone a rischio di reintroduzione del virus in tutti i Paesi, anche quelli “polio-free”.

Nel 2022 in alcuni Paesi si sono verificati occasionalmente focolai della malattia, persino lo stato di New York ha diramato un’allerta sanitaria. In tali casi, la malattia non viene provocata dal virus selvaggio, ma dai cosiddetti poliovirus vaccino-derivati, ovvero forme mutate del virus vivo attenuato presente nel vaccino orale di Sabin.

Il livello di copertura vaccinale considerato necessario per impedire un ritorno della malattia è del 95%. In Italia 95% è stato superato per due anni consecutivi, il 2018 e il 2019 grazie alla legge sull’obbligo vaccinale in età pediatrica che è stato introdotto proprio in quegli anni. A causa della pandemia, che ha portato ad una generale riduzione dell’attività sanitaria, nel 2020 si è scesi al 94%, è necessario dunque recuperare.


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