Settimana Mondiale della Tiroide 2019

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MutualPass, con la collaborazione della dott.ssa Rosaria Certo, aderisce alla Settimana Mondiale della Tiroide, proponendo un pacchetto di prevenzione dal costo di € 60 che comprende un prelievo ematico per il controllo di FT3, FT4, TSH, una visita specialistica endocrinologica e un’ecografia tiroidea.

Per aderire all’iniziativa puoi scaricare il voucher e presentarti direttamente presso lo studio MutualPass – Medika (Via Maddalena, 24) o presso lo studio Certo (Via Trento, 6),  puoi contattaci al numero verde 800 090 134 o tramite la nostra email info@emovus.it

La tiroide è una ghiandola piccola, ma molto importante perché esercita funzioni critiche durante tutto l’arco della vita. Infatti, gli ormoni prodotti dalla tiroide regolano l’accrescimento e lo sviluppo del sistema nervoso nel bambino e in tutte le età agiscono sui sistemi cardiovascolare e osseo, sul metabolismo lipidico, glucidico e sul mantenimento dell’omeostasi energetica. Una riduzione (ipotiroidismo) o un eccesso (ipertiroidismo) del funzionamento della tiroide alterano tutti questi processi. La carenza iodica insieme ad una predisposizione genetica sono le cause più frequenti di patologia nodulare della tiroide.

Quali sono le cause delle malattie della tiroide?

Il 50-60% della popolazione generale presenta noduli di piccole dimensioni all’esame ecografico, mentre nel 5% dei soggetti i noduli tiroidei sono palpabili. I noduli si possono presentare isolati o nell’ambito di una tiroide ingrandita (gozzo). Lo iodio è il costituente essenziale dell’ormone tiroideo e viene introdotto nell’organismo con gli alimenti che generalmente ne contengono basse concentrazioni. La carenza iodica può provocare, a seconda dell’età della vita in cui si verifica e dell’entità, riduzione del quoziente intellettivo, deficit neurologici “minori”, gozzo, formazione di noduli o ipertiroidismo. Per prevenire la carenza di iodio è necessario consumare in maniera varia e quotidiana cibi a più alto contenuto di questo micronutriente (pesce, latte e formaggi) e soprattutto fare uso di moderate quantità di sale arricchito di iodio (sale iodato). Durante la gravidanza e l’allattamento le donne hanno bisogno di un apporto maggiore di iodio. Pertanto nelle aree iodocarenti, le donne oltre ad utilizzare con regolarità il sale iodato, dovrebbero assumere una quantità supplementare di iodio ricorrendo a specifiche integrazioni (per esempio multivitaminico materno).

Di frequente riscontro sono anche le alterazioni della funzione tiroidea.L’ipotiroidismo è presente in forma lieve in quasi il 5% della popolazione e arriva al 10% nelle donne sopra i 60 anni. La causa più frequente di ipotiroidismo è di origine autoimmune (tiroidite cronica di Hashimoto)  ed ha una forte predisposizione genetica.

L’ ipertiroidismo franco colpisce fino al 2-3% delle donne e raggiunge una prevalenza del 4-6% nelle forme più lievi. L’ipertiroidismo può avere un’origine autoimmune (morbo di Basedow) ed in questo caso colpisce soprattutto le donne in età giovane/adulta oppure può essere causato da noduli tiroidei iperfunzionanti (gozzo multinodulare tossico) specialmente nella popolazione più anziana proveniente da aree iodocarenti ed in questo caso colpisce in egual misura maschi e femmine.

Chi sono i soggetti più a rischio per le alterazioni della funzione tiroidea e delle sue conseguenze ?

E’ necessario identificare e sorvegliare alcuni popolazioni a rischio per patologia tiroidea. In particolare è consigliato uno studio della funzione tiroidea in:

- donne in età fertile che programmano una gravidanza e che abbiano una delle seguenti condizioni:  parenti di primo grado con ipertiroidismo o ipotiroidismo, storia di tireopatia pregressa, presenza di anticorpi antitiroide o di altre patologie autoimmuni, diabete tipo 1, assunzione di farmaci ad azione antitiroidea, residenza in aree a carenza iodica.

- soggetti anziani nei quali le disfunzioni tiroidee anche lievi possono avere effetti dannosi sul sistema cardiovascolare.

L’ipotiroidismo va ricercato in quelli che hanno disturbi metabolici e cardiovascolari, mentre l’ipertiroidismo, che può avere sintomi sfumati, va ricercato in caso di calo ponderale, insorgenza di fibrillazione atriale e riduzione della massa muscolare.


Settimana Mondiale della Tiroide