ll 2 aprile è la Giornata mondiale della consapevolezza sell’Autismo, voluta dall’Onu. Come ogni anno, in molte città italiane e del mondo verranno illuminati di blu i più importanti monumenti, come l'Empire State Building di New York e il Cristo Redentore di Rio de Janeiro.
L’Autismo è una patologia psichica che, solo in Italia, coinvolge circa 550.000 persone e in Europa 5 milioni, questo almeno si presume per difetto perché non ci sono dati esatti.
Il Centers for Disease Control and Prevention (CDC) con una una ricerca sulla diffusione dell’autismo negli Stati Uniti ha comunicato che ne sarebbe affetto un bambino su ogni 88 che ne nascono. Di fatto se mai questo può essere un dato per far comprendere l’entità del fenomeno, significherebbe che negli Stati Uniti ci sono più bambini autistici che affetti da diabete, AIDS, cancro, paralisi cerebrale, fibrosi cistica, distrofia muscolare e sindrome di Down messi insieme.
L'esordio dell'autismo è precoce (fra i 14 e i 28 mesi) e la malattia dura per tutta la vita. Si tratta di una patologia del neurosviluppo caratterizzata da un'organizzazione atipica di alcune funzioni mentali e delle relative aree del cervello. L'origine è genetica, ma sono implicati anche fattori ambientali, come l’esposizione ad agenti inquinanti durante la gravidanza. Altri elementi di rischio, l'età avanzata dei genitori (soprattutto del papà), il basso peso alla nascita o la forte prematurità. La probabilità che nasca un bambino con autismo supera l'1%, con una maggior prevalenza tra i maschi rispetto alle femmine (il rapporto è di 4 a 1). Non esiste ancora una cura che consenta di guarire dall’autismo, ma esistono trattamenti, come il parent training, che migliorano significativamente la sintomatologia e la qualità di vita.