RAINBOW - Long Live Rock 'n' Roll

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In occasione dei 40 anni dalla pubblicazione dell'album "Long Live Rock ‘n’ Roll" della celebre band britannica Rainbow proponiamo la nostra recensione critica.

Dopo il successo di "Rising", Ritchie Blackmore decise di cambiare la direzione musicale della band, stanco dei testi che Ronnie James Dio usava in ogni singola canzone dei loro album precedenti. In “Long Live Rock ‘n’ Roll”, ha voluto utilizzare un suono più accessibile così da raggiungere un maggior numero di fans e incrementare le vendite. Inutile dire che lo scontro con Ronnie fu aspro, a tal punto che quest’ultimo decise di lasciare la band dopo l’uscita di questo album. 

Questa premessa spiega perché l’album non ottenne il successo strepitoso del precedente. Il sound è ispirato ai Deep Purple degli anni 70, evidente nelle atmosfere create dalle chitarre e in alcuni passaggi di tastiera; tuttavia, a causa delle loro differenze creative e dei contrasti, l'album contiene canzoni ispirate a Dio e canzoni ispirate a Blackmore. Entrami gli stili sembrano essere buoni, ma Blackmore non è esattamente un buon compositore, e la sua testardaggine non è stata utile per questo album in quanto nessuna delle sue composizioni era vicina all'abilità compositiva di Dio.

Molte sono le canzoni heavy metal contenute nell'album che, con una tipica atmosfera epica, rappresentano a pieno lo stile di Dio. Tra i brani migliori segnaliamo sicuramente le classiche "The Shed" e "Gates of Babylon” e la più intima "Rainbow Eyes". D'altra parte, molte sono anche le canzoni blues, presagio di ciò che accadrà dopo la partenza di Dio.

Sebbene l'album non ottenne molto successo, i Rainbow vennero comunque salvati dalle indiscusse abilità musicali dei membri della band.

In termini generali, Long Live Rock ‘n’ Roll, ultimo grande album dei Rainbow, ha una musicalità impressionante. Powell ha fatto un ottimo lavoro alla batteria e la sua capacità di creare ritmi interessanti, insieme al virtuosismo di Blackmore e alla travolgente voce di Dio, fanno di questo album una composizione eccezionale. Tuttavia, i capricci di Blackmore sono una debolezza per questo album e per il resto della carriera della band.