Trekking Urbano con la Street Art

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Camminare, osservare, fermarsi a rivedere i propri passi, respirare a pieni polmoni, mettere in moto i muscoli e riscoprire angoli dell'ambiente cittadino sono gli ingredienti fondamentali di un trekking urbano. Oggi vi propongo un itinerario che vi permetterà di fare una buona attività fisica e di valorizzare molti lavori fatti da alcuni writers; vi potrete immergere in un bagno di Street Art con scarpe da tennis, macchina fotografica e una bottiglietta d'acqua come compagni di una piccola avventura.

Partendo da uno dei due capo-linea del tram, via via che si procede, nelle pensiline si possono vedere delle elaborazioni artistiche che interpretano i caratteri fondamentali dell'identità cittadina attraverso il racconto di immagini ispirate ai diversi temi legati alla città alla sua memoria e al suo mare. In questo progetto sono stati coinvolti artisti locali e della provincia che hanno saputo riqualificare le pensiline che vivevano in uno stato di degrado o di abbandono. 

L'iniziativa è stata lanciata da DISTRART che è una rassegna sperimentale di avvenimenti per lo sviluppo di servizi culturali e turistici nel campo dell'arte con lo scopo di riqualificare il territorio con un riavvicinamento simbolico della città all'elemento che la caratterizza e che per Messina non poteva che essere il mare. Gli artisti hanno fatto delle riletture dei miti di Colapesce o Scilla e Cariddi, dei racconti popolari, della mitologia del mare, dei sogni di chi cerca nuovi lidi o luoghi comuni rielaborati. L'armonia è data da una sottile linea che lega la storia e i miti e la predominanza del blu sta a significare il profondo rapporto che la città ha con il mare.

Il percorso poi incrocia nella zona portuale nelle pareti dell'ex granaio e dei magazzini generali dei lavori che danno un tocco internazionale perché precedentemente era già stato luogo di intervento di alcuni writers come Blu e Enajons e ora è stato arricchito di nuovi affreschi murali. Un gigantesco marinaio che torna stanco dal duro lavoro. Una coloratissima opera dal titolo Mediterraneo offre degli spunti fantastici delle profondità marine. Una riflessione trattata dall'artista Nemo'S, che ha dedicato la sua opera alla tragica fine in mare dell'atleta somala e a tutte le vittime del mare fuggite dal proprio paese, figure come corpi inermi e privi di vita appesi ad asciugare. Luca Zamoc fa rivivere il mito di Giasone e degli Argonauti con un gigantesco drago rosso e in ultimo, forse il più spettacolare, realizzato dagli artisti Anc e Poki che hanno rappresentato la città, il suo mare e le sue contraddizioni. Il tutto in un tripudio di colori; una perfetta rivalutazione di una zona bistrattata e degradata che attraverso l'arte dei writers acquisisce una nuova dimensione.

Quindi si continua con le altre pensiline fino ad arrivare al capolinea opposto della partenza; la stanchezza comincia a sentirsi ma la soddisfazione è tanta perché si ha la sensazione di aver respirato aria mitteleuropea.

 

Marcello Aricò