Lunedì 8 Ottobre la presentazione del libro "Coraggio e Ribellione", esordio narrativo di Ernesto Francia

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Verrà presentato lunedì 8 Ottobre 2018 alle 16:30, presso il Salone degli Specchi di Palazzo dei Leoni, "Coraggio e ribellione, le donne calabresi contro la 'ndrangheta". Edito da Falco Editore, è il primo libro di Ernesto Francia.

Partendo dal ruolo delle donne nelle maggiori organizzazioni mafiose italiane (Cosa Nostra, Camorra e 'Ndrangheta), l'autore crea un percorso che conduce i lettori da fine Ottocento fino ai nostri giorni, analizzando tutti gli aspetti e l'evoluzione delle figure femminili in ambito mafioso. In particolare, nella seconda parte del libro, l'attenzione si concentrerà sulla vita delle singole donne calabresi che hanno deciso di ribellarsi e diventare collaboratrici e testimoni di giustizia. L'autore ha, inoltre, condotto un lavoro di ricerca presso l'Archivio di Stato di Messina al fine di riportare alla luce i primi processi giudiziari nei quali comparissero donne calabresi ad inizio Novecento.

La prefazione è stata curata dal dott. Giuseppe Creazzo, procuratore della Repubblica di Firenze, che ha rilasciato anche un'intervista in appendice. Alla presentazione di lunedì 8 Ottobre interverranno: Ernesto Francia, autore, Alessandro Notarstefano, direttore responsabile Gazzetta del Sud, Arcangelo Badolati, scrittore e giornalista caposervizio Gazzetta del Sud, Karin Catalano, GIP di Reggio Calabria, Anna Mallamo, giornalista e responsabile settore Cultura e Spettacoli Gazzetta del Sud, Michele Falco, Editore.

"Un uomo che tradisce la propria cosca divenendo collaboratore è un soggetto da punire perché il suo esempio non venga seguito da altri. Una donna che fa la stessa cosa è un'onta per l'intera organizzazione, costituisce un pericolo per la stessa sopravvivenza della cosca, spezza il vincolo dei legami di sangue e dei valori che solo la donna nell'ambito familiare custodisce e tramanda. Il tradimento della donna assume sempre valenza eversiva. Per questo le mafie, e la 'ndrangheta in particolare, uccidono senza pietà, se solo ne hanno l'occasione, le donne divenute collaboratrici o testimoni di giustizia. Ma le donne, anche nella 'ndrangheta, stanno aprendo gli occhi." (dalla prefazione di Giuseppe Creazzo)