10 Libri sulla Shoah

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Nella settimana del Giorno della Memoria, la ricorrenza internazionale designata dall’Onu per commemorare le vittime dell'Olocausto, vogliamo proporvi un elenco di 10 libri sulla Shoah scelti e recensiti da Roberto Cavallaro.

Titolo: Stella;

Autore: Takis Würger;

Editore: Feltrinelli;

Collana: I Narratori;

Genere: Narrativa – romanzo storico;

Pagine: 192;

Prezzo: 16,00 €;

Pubblicazione: Gennaio 2019

ISBN: 9788807033278

Traduttore: Nicoletta Giacon.

 

“Stella” è un romanzo storico di Takis Würger ispirato alla storia vera di Stella Goldschlag, una ragazza ebrea che ha collaborato con la Gestapo per selezionare gli ebrei da inviare nei campi di concentramento per poter in cambio avere salva la propria vita e quella dei genitori.

Un romanzo che illumina su una questione oscura della Shoah, quale quella del collaborazionismo degli ebrei già descritto da Hannah Arendt nel saggio-reportage “La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme”.


Titolo: Liliana Segre. Il mare nero dell’indifferenza;

Autore: Giuseppe Civati;

Editore: People;

Collana: Storie;

Genere: Saggio;

Pagine: 110;

Prezzo: 12,00 €;

Pubblicazione: Gennaio 2019;

ISBN: 9788832089011.

 

 

“Liliana Segre. Il mare nero dell’indifferenza” è un saggio di Giuseppe Civati che analizza la testimonianza di Liliana Segre e il messaggio politico da lei espresso in occasione della nomina a senatrice a vita della Repubblica italiana da parte del Presidente Sergio Mattarella.

Segre è stata dapprima vittima delle leggi razziali del 1938 che le hanno impedito di frequentare la scuola e, dopo essere stata clandestina e aver chiesto asilo invano, è stata deportata ad Auschwitz il 30 gennaio 1944 insieme al padre Alberto, che però non sopravvisse all’internamento.


Titolo: Noi, bambine ad Auschwitz;

Autori: Andra e Tatiana Bucci;

Editore: Mondadori;

Collana: Strade blu;

Genere: Memoir;

Pagine: 160;

Prezzo: 17,00 €;

Pubblicazione: Gennaio 2019;

ISBN: 9788804708254.

 

 

La sera del 28 marzo 1944 la famiglia Perlow viene deportata nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Si interrompe così la felicità trovata a Fiume dopo aver peregrinato lungo l’Europa per fuggire ai pogrom antiebraici.

Le sorelle Tatiana (6 anni) e Andra (4) vengono internate, insieme al cugino Sergio (7), in un Kinderblock, la sezione dei campi di concentramento dedita alle sperimentazioni mediche più raccapriccianti. Le due sorelle ce la faranno a sopravvivere e con questo memoir raccontano la loro esperienza di sopravvissute alla Shoah.


Titolo: La scomparsa di Josef Mengele;

Autore: Olivier Guez;

Editore: Neri Pozza;

Collana: Bloom;

Genere: Narrativa – romanzo storico;

Pagine: 240;

Prezzo: 16,50 €;

Pubblicazione: Marzo 2018;

ISBN: 9788854516045;

Traduttore: Margherita Botto

 

“La scomparsa di Josef Mengele” è un romanzo storico di Olivier Guez vincitore del Prix Renaudot 2018, che narra di come “l’angelo della morte” teorico della selezione della razza, Josef Mengele, sia riuscito a emigrare in Argentina per vivere sotto copertura con la complicità del governo di Peron e dei tedeschi simpatizzanti del nazismo, riuscendo a vivere una vita relativamente normale e perfino a rientrare in Germania svariate volte. Tuttavia nel resto del mondo la caccia ai gerarchi nazisti si fa più accesa che mai e contro Mengele è stato intentato un processo con numerose testimonianze delle vittime dei suoi atroci esperimenti.

Un romanzo fondamentale che aiuta a comprendere il desiderio di verità e giustizia delle vittime dell’Olocausto e l’ipocrisia dei gerarchi nazisti che, alla fine della guerra, si creano una seconda vita per sfuggire ai propri crimini. 


Titolo: Veniva da Mariupol;

Autore: Natasha Wodin;

Editore: L’Orma Editore;

Collana: Kreuzville Aleph;

Genere: Memoir – romanzo autobiografico;

Pagine: 384;

Prezzo: 21,00 €;

Pubblicazione: Ottobre 2018;

ISBN: 9788899793586;

TraduttoriAnna RuchatMarco Federici Solari.

 

“Veniva da Mariupol” è un libro della scrittrice tedesca di origini ucraine Natasha Wodin, edito da L’Orma Editore, a metà strada tra memoir e romanzo storico.

All’età di settant’anni l’autrice scopre, navigando su un sito russo, informazioni sulla madre di cui sa poco e nulla. Inizia così un’indagine che la porterà a rintracciare le origini della sua famiglia, dispersa dagli eventi storici del Novecento, nella città ucraina di Mariupol. Qui viene a sapere che i genitori furono deportati come forza lavoro (Osterbeiter) al servizio del Terzo Reich e attraverso la sua voce il lettore apprende anche la situazione dei rifugiati russi e ucraini all’indomani della Seconda Guerra Mondiale.


Titolo: Le assaggiatrici;

Autore: Rosella Postorino;

Editore: Feltrinelli;

Collana: I Narratori;

Genere: Narrativa – romanzo storico;

Pagine: 288;

Prezzo: 17,00 €;

Pubblicazione: Gennaio 2018;

ISBN: 9788807032691.

 

 

“Le assaggiatrici” è un romanzo storico di Rosella Postorino, vincitrice del Premio Campiello 2018, che affronta il tema delle donne incaricate di assaggiare il cibo del Führer per verificare se fosse avvelenato o meno. Ispirandosi alla storia di Margot Wölk (assaggiatrice di Hitler nella caserma di Klausendorf) l’autrice racconta la vicenda eccezionale di Rosa Sauer che, prelevata dalle SS, si ritrova suo malgrado a fare da assaggiatrice del dittatore e a vivere una storia d’amore con un tenente delle SS che pensava non fosse possibile.


Titolo: da duemila anni;

Autore: Mihail Sebastian;

Editore: Fazi Editore;

Collana: Le strade;

Genere: Romanzo storico e di formazione;

Pagine: 278;

Prezzo: 17,00 €;

Pubblicazione: Gennaio 2018;

ISBN: 9788893252225;

Traduttore: Maria Luisa Lombardo.

 

“da duemila anni” è un romanzo dello scrittore rumeno Mihail Sebastian che affronta l’ascesa dell’antisemitismo nell’Europa dell’Est. Il protagonista è uno studente ebreo che si trova a frequentare l’Università di Bucarest negli anni Venti e insieme ai colleghi correligionari deve affrontare quotidianamente angherie e soprusi. Lui però a differenza degli altri non vuole accettare la violenza come un martire e, d’altra parte, pur ritenendosi antisionista non è disposto a negare la propria religione. Questo dissidio interiore lo spingerà a una vita di bagordi, passando le serate bevendo e conversando in compagnia di rivoluzionari, libertini e fanatici quali il determinato marxista S.T. Haim, il sionista Sami Winkler e il carismatico professor Ghiţă Blindaru.

Uscito nel 1934, “da duemila anni” è da considerarsi un classico del Novecento e un documento inestimabile che permette di comprendere le radici dell’antisemitismo e prova a dare una risposta all’odio diffuso.


Titolo: I bambini di Moshe. Gli orfani della Shoah e la nascita di Israele.

Autore: Sergio Luzzatto;

Editore: Einaudi;

Collana: Einaudi Storia;

Genere: Saggio;

Pagine: 408;

Prezzo: 32,00 €;

Pubblicazione: Gennaio 2018;

ISBN: 9788806226060.

 

“I bambini di Moshe. Gli orfani della Shoah e la nascita di Israele” è un saggio storico di Sergio Luzzatto che analizza le storie degli orfani ebrei dell’Europa centrale e orientale cresciuti nell’orfanotrofio Selvino, nella Bergamasca, gestito dal sionista Moshe Zeiri.

Falegname di formazione con la vocazione per il teatro, Moshe faceva parte di un piccolo gruppo di ebrei dell’Europa centro-orientale immigrati negli anni Trenta in Palestina e che, fra il 1944 e il 1945, sono venuti in Italia come soldati volontari del Genio britannico per cercare di salvare il salvabile.

Nel centro di Selvino Moshe organizza una sorta di repubblica degli orfani e attraverso una seconda educazione li prepara a una seconda vita, per poter vivere liberamente nel nuovo Stato di Israele.


Titolo: Si chiamava Anne Frank;

Autori: Miep Gies con Allison Leslie Gold;

Editore: UTET;

Genere: Memoir;

Pagine: 320;

Prezzo: 15,00 €;

Pubblicazione: Gennaio 2018;

ISBN: 9788851157166;

Traduttore: Francesco Forti.

 

 

“Si chiamava Anne Frank” è un memoir scritto da Miep Gies in collaborazione con Allison Leslie Gold in cui l’autrice olandese di origini austriache ricorda l’amicizia con la famiglia Frank e il periodo in cui diede loro ospitalità nel tentativo di salvarli dai campi di concentramento.

Gies non riuscirà a impedire che la famiglia venga deportata, ma riuscirà a conservare e proteggere il “Diario” di Anne e di consegnarlo al padre Otto alla fine della guerra.


Titolo: I sommersi e i salvati;

Autore: Primo Levi;

Editore: Einaudi;

Collana: Super ET;

Genere: Saggio;

Pagine: 196;

Prezzo: 12,00 €;

Pubblicazione: Giugno 2014;

ISBN: 9788806222680.

 

 

“I sommersi e i salvati” è un saggio di Primo Levi, considerato un classico della letteratura sulla Shoah, nel quale lo scrittore s’interroga su una serie di questioni che hanno portato all’Olocausto. In particolare Levi si domanda quali sono le strutture gerarchiche di un sistema autoritario e le tecniche da esso utilizzate per annientare la personalità di un individuo; i rapporti instaurati tra oppressori e oppressi; chi sono le persone che occupano la “zona grigia” della collaborazione; come si costruisce un mostro totalitario; qual era la logica della macchina dello sterminio e se fosse stato possibile comprenderla dall’interno; come funziona la memoria di chi vive un’esperienza estrema e se fosse stato possibile ribellarsi.

Quello di Primo Levi è un saggio imprescindibile per capire il Novecento e le caratteristiche dell’uomo contemporaneo dal momento che, come dice l’autore, “se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre”.